Cari Guerrieri della Luce
Vi ricordo che per forgiare una spada da portare in battaglia il fabbro la mette nel fuoco, la prende a martellate e infine la mette nell’acqua.
E poi ricomincia il ciclo.
Questo le conferisce la solidità che le permette di affrontare tutte le prove che incontrerà sul campo di battaglia.
Allo stesso modo anche noi viviamo lo stesso procedimento..
Viviamo l’espansione e lo slancio verso la vita, riceviamo qualche “mazzata” e ci contraiamo, ci richiudiamo dentro noi stessi..
Questo procedimento inizia in tenera età e continua..
Ma è la forgiatura di cui necessitiamo per affrontare le battaglie che abbiamo deciso di affrontare sul campo di guerra..
Sta a noi comprendere quando il tempo della guerra è finito e quando inizia il momento della meditazione e della comprensione del perché abbiamo combattuto, del perché siamo stati forgiati in quella maniera..
Accettare che ciò che è successo è il mezzo che ci porta a comprenderci.
Siamo carne e Spirito.
È il nostro spirito che ci forgia nella materia, nella carne..
La plasma, la adatta, cosicché un’entità senza forma ne possa possedere una e potersi specchiare e riconoscere, in tutte le battaglie, in tutte le esperienze.
Spesso dopo la guerra si fa la Pace..
Fare pace con se stessi e accettare ciò che ci è accaduto, perché proprio per il fatto che ci è accaduto, proprio perché è la nostra Vita, non potevamo esimerci, non potevamo sottrarci alla battaglia e abbiamo dovuto fare l’esperienza.
Guardate con Amore a ciò che siete.
Guardate con Amore a ciò che è stato.
Guardate avanti con cuore calmo e fiducioso, consci che il vostro Spirito vi condurrà dove dovete andare.
Buon viaggio guerrieri, che la Luce della Coscienza vi possa Illuminare in ogni passo.
Federico D’Ambrosio